lunedì 4 marzo 2013

This is the end

Come cantavano i Doors nel lontano 1967, this is the end. Venerdi' scorso ho pubblicato l'ultima storia che mi era capitata diversi mesi fa (parliamo di agosto-settembre, se non ricordo male) e visto che da allora sto cercando di portare avanti un progetto che con l'informatica non c'entra assolutamente nulla, non ho piu' avuto modo di raccogliere ulteriori "perle di saggezza".
Penso che ci sia un periodo per ogni cosa e, un po' come le serie televisive, e' meglio chiudere prima che diventi tutto troppo noioso. Il periodo di questo blog e' finito. Mi dispiace, ovviamente, perche' ridendo e scherzando "lavoro" (vigolette d'obbligo) qua sopra da 4 anni e mezzo e mi manchera' leggere i vostri commenti. A questo proposito, ringrazio tutti quanti per aver lasciato opinioni, battute e per tutte le visite che avete fatto.
Se volete leggere altre vignette (e solo quelle) potete andare sul mio sito su Shockdom. Al momento e' in pausa ma di materiale "vignettaro" ne ho ancora un po' quindi e' possibile che metta online qualche vignetta di tanto in tanto.
E tanto per riprendere la frase iniziale...

 
 

venerdì 1 marzo 2013

Quando piace esagerare

A certe persone piace esagerare. Alcuni pescatori dicono di prendere pesci cosi' grandi che neanche Sampei ci riesce, ad alcuni utOnti piace buttarla sulle dimensioni degli allegati.
Visto che la legge "gli utOnti sono ovunque" e' universale, oggi ne ho trovato uno al bar che si vantava con il barista. All'inizio non gli ho prestato molta attenzione ma quando le cose si sono fatte "serie" (le virgolette sono d'obbligo), ho teso l'orecchio.

Barista: Io ho una chiavetta normale. Credo ci avere un paio di giga al mese.
utOnto: Due giga? E cosa te ne fai? Sono pochissimi!
Barista: Mah, sai, io devo solo controllare la posta ogni tanto. Mi bastano e avanzano.
utOnto: Si ma due giga di Internet al mese si consumano in due secondi!

Avrei voluto dirgli "quale parte di 'controllare la posta ogni tanto' non e' chiara" ma sono stato zitto.

Barista: Ma, guarda, io controllo solo qualche sito e mando via alcune mail.
utOnto: Eh, ma dipende dagli allegati. Se mandi via delle immagini non c'e' problema ma se mandi via dei PDF sono giga che partono.

Giuro. Parole testuali.

Barista: Davvero?
utOnto: Certo!

Chissa' perche' questo tizio mi ricorda uno dei miei ex-utOnti che si lamentava perche' "le mail non partivano" e quando verificavo c'erano allegati da centinaia di mega.

Barista: Sai, io non me ne intendo molto ma mi sembra strano.
utOnto: No no, fidati. So quello che dico.

Dentro di me ho riso. Molto. Forte. A lungo.

utOnto: Io, per stare sul sicuro, ho fatto l'abbonamento del cellulare da 80 euro mensili. E' tutto compreso e illimitato. Inoltre ho anche 20 GB di traffico Internet.

Se escludiamo "voglio vantarmi con gli amici" non capisco il senso della frase. Si stava discutendo di traffico Internet quindi perche', caro utOnto, ci infili nel mezzo il tuo abbonamento cellulare?

Barista: 80 euro al mese? Per me sono troppi.
utOnto: Eh, ma convengono!

OK, basta.

Io: Scusate ma visto che il problema di cui parlavate era legato alla dimensioni degli allegati della posta, non conviene fare un abbonamento piu' economico e inviare allegati piu' piccoli?

utOnto mi guarda prima senza capire poi con un mezzo sorrisetto del tipo "e' arrivato il tecnico".
Il barista mi conosce quindi si mette comodo e si fa un caffe'.

utOnto: Ah si? Sentiamo come fai con i PDF.
Io: I PDF sono file normalissimi. E sinceramente non ho mai sentito di file PDF che "fanno partire giga di traffico".
utOnto: Da uno che e' nuovo del mestiere e' normale.

Nota: utOnto potra' avere sui 50-55 anni occhio e croce.

Io: Capisco. Posso chiederle da quanto tempo lavora nei computer?
utOnto: (fiero di se) Cinque anni pieni!
Io: Guardi, io sono vent'anni che lavoro nell'informatica e utilizzo i computer da quando usci' lo ZX Spectrum.

utOnto mi guarda come se avessi appena parlato in Klingon. Stretto.

utOnto: Comunque sia, io ho dovuto cambiare abbonamento proprio perche' i file che inviavo erano troppo grandi.
Io: Quindi le sembra sensato pagare piu' euro al mese perche' i file sono grandi anziche' cercare un modo per ridurne le dimensioni? Inoltre, normalmente, la posta elettronica ha dei limiti che sono di una decina di mega per ogni messaggio. Non e' che magari in quei "giga" di traffico c'e' anche altro? Non so, download di film e musica? Siti tipo you... tube?

Volevo dire "you... porn" a voler essere onesti. :)
utOnto guarda me, il barista poi l'orologio.

utOnto: Non avevo visto l'ora! Devo scappare al lavoro! (al barista) poi ti dico domani.

Il barista si e' limitato ad alzare gli occhi al cielo.
Le compagnie di telefonia italiane pero' possono stare tranquille, questo fara' la loro felicita' per un bel po'. :)

mercoledì 27 febbraio 2013

Gentilezza in treno

Nota: per quanto avessi voluto TANTISSIMO comportarmi come nella vignetta, non e' successo nulla ma la prima vignetta (l'arroganza del tizio) e' vera.


lunedì 25 febbraio 2013

Quell'amore di bambino

Questa storia non riguarda l'informatica ma la (mancanza di) intelligenza di certe persone.
E' un sabato mattina e sto scambiando due chiacchiere nella cartolibreria di un amico quando entra un ragazzino sui 13-14 anni. Il soggetto si avvicina al banco e gli sbatte, letteramente, un libro sopra.

Ragazzino utOnto: Mi hai dato il libro sbagliato.
Io: (all'amico cartolibraio) Vedo che anche da te il "buongiorno" non usa piu'.

Ru mi guarda senza capire.
L'amico cartolibrario mi guarda e abbozza un sorriso. Della serie "lascia stare che e' meglio".

Amico Cartolibraio: Potresti darmi il codice che ti ha dato l'insegnante?
Ru: E' il libro sbagliato.

Io mi metto in disparte. Ho gia' una mezza idea di dove andra' a finire questa storia.

AC: D'accordo ma devo controllare qual e' quello giusto. Potresti darmi il codice?

Ru picchietta piu' volte con un dito sul libro e mormora "sbagliato".
AC alza gli occhi al cielo e si mette al computer per cercare questo cavolo di codice. Qualche minuto dopo, riesce a trovare l'ISBN che l'insegnante ha dato ai ragazzi. Lo stampa in grande, tipo su tutta la larghezza di un foglio A4, e lo confronta con il libro che il ragazzino ha portato.

AC: Vedi? E' uguale. Il libro e' giusto.
Ru: Sbagliato!
AC: Controlliamolo insieme, OK?

E si mettono in due a controllare l'ISBN del libro numero per numero.
Secondo me, AC ha troppa pazienza. Io avrei gia' mandato Ru nel casino. Piu' volte. Sorridendo.
Alla fine della lettura...

AC: Vedi? Il codice e' quello giusto.
Ru: Per me e' il libro sbagliato e tu te ne approfitti.

Prima che AC possa rispondere, Ru prende il libro ed esce a passo veloce.
Neanche il tempo di aprire bocca che entra un altro cliente. Per la precisione una donna che sventola un pezzo di carta come se fossimo in agosto con quaranta gradi all'ombra.

Donna uOnta: Devo ritirare i libri.
Io: (sottovoce) "Buongiorno anche a lei".

Du si volta verso di me.

Du: Scusi, non ho sentito. Parlava con me?
Io: No, riflettevo ad alta voce.

AC prende il biglietto con i libri da ritirare e dopo qualche minuto torna con una pila di libri che Ercole avrebbe avuto qualche problema a trasportare.

AC: Questi sono i libri. Se puo' cortesemente firmare il foglio di ritiro...
Du: (senza guardare il foglio in questione) L'ho gia' firmato.

AC guarda il foglio dove, alla voce "firma", e' tutto bianco.

AC: No, vede. (toccando la voce "firma") Qui.
Du: (offesa) Io l'ho gia' firmato!

AC prende in mano il foglio, e sono convinto che l'abbia fatto piu' per Du che per se' stesso, lo osserva per un paio di secondi e lo riappoggia sul banco.

AC: Guardi, alla voce firma...

AC alza gli occhi e nota che Du continua a guardare lui, non il foglietto.
Io noto che Du ha lo stesso sguardo dei pesci morti allineati sul banco delle pescherie ma evito di farglielo notare.

AC: (tirando su il foglietto) Guardi...

I (due soli) neuroni nel cervello di Du si sfiorano per un attimo ma nulla cambia.

AC: Signora, potrebbe gentilmente abbassare lo sguardo sul foglio?

Fortunatamente (per AC), i (sempre due soli) neuroni nel cervello di Du si incontrano per un attimo e Du abbassa finalmente gli occhi.

AC: Alla voce firma non c'e' nulla. Se non firma, non posso darle i libri.
Du: Ah, quella firma!
Io: (penso) No, quella con le chiavi sul cofano della tua macchina.

La nota positiva, se cosi' si puo' dire, e' che piu' tardi abbiamo scoperto il perche' dell'insistenza del ragazzino. In una classe di 24 alunni, in tre (solamente 3), avevano comprato un libro diverso. Quello giusto, da codice ISBN, era quello che AC aveva ordinato ma, Odino solo sa perche', i 21 alunni piu' l'insegnante stessa erano convinti che quello giusto fosse l'altro. Valla a capire la mentalita' umana...

venerdì 22 febbraio 2013

Organizzazione con la "O" maiuscola

Recentemente, il mio boss ha preso contatti con un'azienda tedesco/danese/quello_che_e' per l'installazione di alcuni router nella nostra zona. La cosa, a parole, dovrebbe essere molto semplice: loro ci chiamano quando hanno bisogno, ci inviano router e configurazione, noi andiamo dal cliente, sostituiamo il router e chiamiamo il supporto tecnico (che parla esclusivamente inglese) per le verifiche del caso.
Sembrerebbe facilissimo. A parole, ovviamente.
Il giorno in cui inizia questa maledetta storia, arrivo in ufficio con due borse sotto gli occhi che sembra non abbia dormito per tre giorni di fila e la prima mail che leggo e' "richiesta di installazione router presso [cliente] il giorno X".
Vado dal boss.

Io: Hai visto la richiesta di [azienda]?
Boss: Si, l'ho letta adesso. Segnati l'appuntamento e aspetta il materiale.
Io: OK.

Due giorni prima dell'appuntamento, (sarcasmo) giusto per avere molto tempo nel caso in cui il router abbia problemi (/sarcasmo) ci arriva un pacco all'interno del quale c'e' l'apparato da installare. La configurazione arriva tramite posta elettronica.
Ora, non so se avete esperienza con il caricamento di una configurazione su un router Cisco ma posso assicurarvi che e' una cosa tremendamente banale.
Carico la configurazione, verifico che si sia caricata correttamente e, tanto per stare sul sicuro (e perche' conosco Murphy), spengo il router e lo riaccendo. Effettivamente, la configurazione e' andata su al primo colpo senza il minimo problema.
Ovviamente, il giorno seguente, cioe' il giorno prima dell'intervento, alle 17:50, arriva una mail in cui ci viene detto che, a causa di un problema sulla linea ADSL del cliente, l'intervento e' annullato. Ci faranno sapere la nuova data.
Passano TRE MESI, alla faccia del "problema sulla linea ADSL" (mi viene da pensare che sia caduto un meteorite sulla centrale telefonica), quando finalmente arriva la nuova richiesta.

From: Azienda
To: Io
CC: Boss
Subject: Installazione router Cisco
Body: Salve, richiediamo l'installazione del router Cisco gia' in vostro possesso presso [cliente] situato [dati cliente] il giorno Y. In allegato a questa mail, inviamo la nuova configurazione. Cordiali saluti.

Non so voi, ma io da una mail del genere capisco che devo prendere il router che abbiamo da tre mesi in sala macchine, caricargli la nuova configurazione e installarlo il giorno Y da [cliente].
Eseguo la procedura ma sfortunatamente il giorno dopo ci arriva un nuovo router.

From: Io
To: Azienda
CC: Boss
Subject: Re: Installazione router Cisco
Body: Salve, abbiamo caricato la configurazione che ci avete inviato sul router in nostro possesso ma oggi ci e' arrivato un nuovo router. Per evitare problemi, potete dirci quale dei due router e' quello corretto? Cordiali saluti.

Passano dieci minuti e arriva la risposta che, piu' o meno, dice "il nuovo router e' stato un errore, usate quello vecchio". Bon, il lavoro l'ho gia' fatto quindi sono pronto per l'installazione.
Peccato che anche questa volta, il giorno prima dell'intervento, ci arriva una mail in cui ci viene detto che l'intervento e' annullato. Il motivo non e' specificato. Magari questa volta e' DAVVERO caduto un meteorite sulla centrale telefonica.
Passano altre tre settimane senza sentire nessuno. Nel frattempo il router che ci avevano mandato per errore viene rispedito al mittente.
La quarta settimana arriva un'altra mail.

From: Azienda
To: Io
CC: Boss
Subject: Installazione router Cisco
Body: Salve, richiediamo l'installazione del router Cisco gia' in vostro possesso presso [cliente] situato [dati cliente] il giorno Z. In allegato a questa mail, inviamo la nuova configurazione. Cordiali saluti.

Non sono stato solamente io a fare copia-incolla, anche il tizio che ci scrive visto che la mail e' praticamente uguale alla precedente, data a parte. Comunque sia, prendo il router, carico l'ennesima configurazione, verifico e impacchetto tutto.
Il giorno prima dell'intervento, visto cio' che e' successo in passato, butto un occhio alla casella di posta piu' spesso del normale e infatti...

From: Azienda
To: Io
CC: Boss
Subject: Installazione router Cisco
Body: Salve, annulliamo completamente l'installazione del router Cisco. Cordiali saluti.

Inizio a pensare che questa azienda abbia GROSSI problemi di comunicazione fra i propri dipendenti o fra i dipendenti e i clienti ma saro' io che penso sempre male.
Vado dal Boss.

Io: Impacchetto tutto e spedisco al mittente?
Boss: Umh... aspettiamo ancora qualche giorno. Non si sa mai.

Due giorni dopo arriva l'ennesima mail e questa volta inizio SERIAMENTE a pensare che ci stiano prendendo per il [parte anatomica umana destinata all'eliminazione dei rifiuti corporei in forma solita, volgarmente detta].

From: Azienda
To: Io
CC: Boss
Subject: Installazione router Cisco
Body: Salve, richiediamo l'installazione del router Cisco gia' in vostro possesso presso [cliente] situato [dati cliente] il giorno K. In allegato a questa mail, inviamo la nuova configurazione. Cordiali saluti.

Sfortunatamente, il giorno K ho un impegno personale e avevo gia' preso una giornata di permesso. Essendo l'unico in grado di fare questo tipo di intervento, faccio presente la cosa al boss e decidiamo di rimandare.

From: Io
To: Azienda
CC: Boss
Subject: Re: Installazione router Cisco
Body: Salve, sfortunatamente il giorno K non ci e' possibile intervenire a seguito di impegni gia' programmati presso altri clienti. Potete comunicarci un'altra giornata in cui e' possibile eseguire l'intervento richiesto? Cordiali saluti.

Un'oretta dopo arriva la risposta.

From: Azienda
To: Io
CC: Boss
Subject: Re: Installazione router Cisco
Body: Salve, sinceramente questo spostamento ci crea qualche problema in quanto avevamo gia' organizzato ogni cosa. Per venirvi incontro, pero', possiamo cercare di spostare l'appuntamento al giorno precedente. Fateci sapere se puo' andare bene. Cordiali saluti.

Cioe', fammi capire. Hai rimandato l'intervento TRE volte e tutte e tre le volte il giorno prima e se io ti chiedo di spostarlo perche' ho gia' impegni rompi i [parte dell'organo genitale maschile spesso citata in coppia, volgarmente detta]?
Visto pero' che voglio levarmi sto [organo genitale maschile, volgarmente detto] di intervento, confermo l'appuntamento per il giorno K-1.
Visto che non sono arrivati annullamenti dell'ultimo minuto, il giorno in questione mi reco dal cliente, a un'oretta di macchina da dove lavoro. Questo cliente e' un negozio all'interno di un grosso ipermercato e quando arrivo trovo una commessa piu' o meno sorridente ad attendermi.

Commessa: Salve, la posso aiutare?
Io: Salve, sono [io] di [nome azienda].

La commessa mi guarda come se le avessi appena detto "salve, sono un alieno proveniente da Alpha Centauri".

Io: Ehm... Devo fare un intervento alla vostra linea Internet.

La commessa mi guarda come se le avessi appena detto "salve, sono un alieno proveniente da Alpha Centauri e ho portato delle caramelle".

Io: Devo cambiare il vostro router.

La commessa mi guarda come se le avessi appena detto "salve, sono un alieno proveniente da Alpha Centauri e ho portato delle caramelle ma non te ne daro' neanche una gne gne gne".

Io: Non e' che posso parlare con la titolare?
Commessa: Non c'e' e non e' raggiungibile, purtroppo.

Il che, per me, essendo mattina significa "e' ancora sotto le coperte e la devo svegliare solamente se il negozio e' stato derubato o se sta andando a fuoco".

Io: E lei non sa nulla di questa installazione?
Commessa: No.
Io: Puo' farmi vedere dove ci sono le scatole con le lucette?
Commessa: Certo! Mi segua.

Dopo aver scavalcato scatole, scatoloni e pezzi di ferro che neanche Indiana Jones ai tempi migliori, la commessa mi porta in uno stanzino e mi indica un punto sul soffitto. Io vorrei davvero sapere chi e' quel genio del male che ha installato un router in bilico su una mensola che si sta per staccare a qualcosa tipo quattro metri da terra.
Comunque sia, mi posiziono e preparo tutto il materiale. In teoria dovrei chiamare il supporto tecnico a router sostituito ma visto con chi ho a che fare, decido di chiamarlo subito. E meno male.

Tecnico utOnto: Si?
Io: Salve, sono [io] di [nome ditta]. Sono presso [cliente] in via [dati del cliente]. Devo sostituire l'attuale [marca e modello del vecchio router] con [marca e modello del nuovo router]. Posso procedere?
Tu: Chi ha detto che e' lei?
Io: (penso) Sara' un luuuuuuuuungo intervento.

Procedo a ripetere la rava e la fava.

Tu: Umh... non riesco a trovarvi nell'elenco degli interventi ma ogni tanto succede.
Io: Cosa vuol dire "ogni tanto succede"?!?
Tu: Eh si, ogni tanto capita.
Io: Bello.
Tu: Gia'. Mi puo' ripetere il nome del cliente?
Io: [nome cliente].
Tu: Un attimo... no, non lo trovo. La via?
Io: [via del cliente].
Tu: Un attimo... no, neanche con questi dati l'ho trovato.

A questo punto inizia un tira e molla di trenta (30) minuti con il tecnico nel tentativo di spiegargli dove stra[organo genitale maschile, volgarmente detto] mi trovo e nel frattempo continuo a domandarmi come cavolo si fa a non trovare un proprio cliente in un database. Ponendo ovviamente che questi tizi abbiano un database e non una serie di post-it appiccicati a una lavagna in comune come temo.
Alla fine entrambi ci arrendiamo all'evidenza. Non c'e' verso di risalire al cliente dal nome o da qualunque suo dato, partita IVA inclusa.

Tu: Faccia una cosa, mi dia il numero di telefono a cui si appoggia la linea ADSL.
Io: Non ho idea di quale sia il numero. Io sono un tecnico esterno e non ho nulla a che fare con le linee installate presso [cliente]. C'e' una persona presente ma non so quanto potra' aiutarmi.
Tu: Provi a domandare a questa persona poi mi richiami.

Vado dalla commessa.

Io: Non e' che sa il numero della linea ADSL?
Commessa: Eh?
Io: OK, immagino sia un "no". Avete una linea Internet, giusto?
Commessa: Si.
Io: Questa linea ha un numero telefonico, sa qual e'?

Nota: Si, lo so che potrebbe essere un cavo dati senza alcun numero ma il fatto che questa linea HA un numero ci e' stato confermato (per quanto questo possa valere) dal tizio che ci ha fornito l'incarico. Si, lo stesso tizio che ha rimandato tre volte l'intervento.

Commessa: Posso cercare fra i documenti ma non sono cose che tratto io. In genere lo fa la mia titolare.
Io: Ed e' sempre irraggiungibile, giusto?
Commessa: Eh gia'.
Io: Nel frattempo puo' darmi il numero di telefono del negozio? Magari siamo fortunati (AHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAH... Ehm...) e la linea si appoggia a questo numero.
Commessa: [numero].

Richiamo il supporto tecnico ma, tanto per cambiare, il numero non compare nel loro elenco.
Riparte il tira e molla e anche questa volta spreco trenta (30) minuti cercando di far trovare alla commessa il numero di telefono e al tempo stesso di farmi confermare dal supporto tecnico che posso sostituire il router.

Tu: Mi spiace ma senza la conferma del numero ADSL non posso farle sostituire il router.

E non ha neanche tutti i torti. Voglio dire, se mi chiamasse un tizio dicendo di essere da un cliente di cui non trovo nessun dato, in un posto che non so dove sia, per cambiare un router su una linea ADSL di cui non ho il numero nel nostro database, qualche dubbio l'avrei anch'io. C'e' anche da dire, pero', che sono questi tizi che ci hanno contattato per eseguire la sostituzione e che sono sempre stati loro a fornirci i dati di questo negozio. Si presume (ceeeeerto) che non ci abbiano fornito dati a caso.

Tu: Facciamo una cosa, la metto in comunicazione con un altro nostro tecnico che dovrebbe essere a conoscenza dell'intervento. Sara' una telefonata a tre. Il tecnico e' indiano.

Per capire bene l'assurdita' della cosa dovete sapere che "sostituire un router" significa, in questo caso, staccare TRE cavi ovvero l'alimentazione, il cavo dell'ADSL e il cavo di rete e collegarli al nuovo router. Fine. Qualcosa tipo un minuto. Scarso.
Quindi, per eseguire questa (sarcasmo) complicata (/sarcasmo) operazione, devo assistere a una telefonata a tre fra me (in Italia), Tecnico utOnto (in Inghilterra) e questo nuovo tecnico (in India). Dopo altri trenta (30) minuti con la commessa che continua a dire "non so nulla" e i due tecnici che ripetono "non possiamo autorizzare l'intervento" decido che e' ora di fare basta.

Io: (rivolto ai due tecnici) Sentite, e' un'ora e mezza che siamo qui senza aver risolto nulla. Io impacchetto tutto e vado via perche' non ha piu' senso continuare a perdere tempo.
Tu: Si, sono d'accordo.
Tecnico Indiano: Si, anch'io. A questo punto programmeremo l'intervento per un'altra data.

Un brivido freddo mi sale lungo la schiena ma magari e' una finestra rimasta aperta.
Sulla strada del ritorno informo il boss che, giustamente, e' abbastanza incazzato considerando che fra andare e tornare ho perso due ore piu' altre due ore circa di intervento.
La perla finale pero' e' stata la mail che ci e' arrivata durante la giornata.

From: Azienda
To: Io
CC: Boss
Subject: Installazione router Cisco
Body: Salve, sono appena venuto a conoscenza del problema che c'e' stato oggi. Mi assumo tutta la responsabilita' in quanto l'intervento era schedulato a [citta'] ma da un altro cliente. Vi faro' sapere quando sara' necessario intervenire nuovamente. Cordiali saluti.

Che altro dire? :)

mercoledì 20 febbraio 2013

Piccoli crittologi crescono

Sfortunatamente (per me), la mail che ho riportato nella vignetta centrale e' vera al 100%.


lunedì 18 febbraio 2013

Errori sensati senza fotoritocco

Quando un'immagine vale piu' di mille parole...
Ah, ovviamente la maschera e' saltata fuori DOPO il caricamento della pagina e no, non e' fatta con Gimp, Photoshop o altri strumenti simili. :)


venerdì 15 febbraio 2013

Benvenuti nel regno della follia

Come ho scritto nel titolo di questo post, vi do il benvenuto nel regno della follia ovvero la mente di un utOnto. Posso capire che la vita di tutti i giorni sia stressante e che questo tizio conosca i PC come io le centrali nucleari ma c'e' un limite a tutto.
Andiamo con ordine.
Sono le dieci circa di una calda, afosa e solare giornata di agosto quando arriva un ticket:

************************
From: utOnto
To: Supporto
Subject: Installazione modem
Body: Devo installare un modem sul mio PC
************************

Tralasciando i saluti che tanto ormai non servono piu' a noi tecnici rudi (inizio a pensare che i vichinghi fossero piu' gentili di questi qua) per un attimo la mia mente e' andata a taaaaaanti anni fa quando ancora i modem fischiavano che era una bellezza (sono serio) e sentir parlare di "ISDN" faceva venire i bridivi di invidia.
Visto che dubito molto fortemente che questo utOnto si sia comprato un modem di questo tipo, sono piu' propenso a credere che stia parlando di un modem ADSL.
Ora, per capire bene la situazione, dovete sapere che questo individuo ha una chiavetta USB aziendale ed e' la sola e unica cosa di cui necessita per collegarsi. Se deve installarsi un modem, ci sono OTTIME probabilita' che sia una cosa sua privata.
Afferro il telefono e chiamo il losco individuo.

utOnto: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Ti chiamo per il ticket che hai inviato.
utOnto: Certo, collegati pure quando vuoi.
Io: (penso) Ciao anche a te. Tutto bene a casa? No, vero? (dico) Un attimo.

Faccio partire la connessione e dopo parecchio tempo vedo apparire il desktop.

Io: La connessione e' molto lenta. Immagino che non ci sia molto segnale sulla chiavetta.
utOnto: Eh, no. Una tacca solo.
Io: Provero' a eseguire l'intervento ma non ti assicuro nulla. Potresti dirmi marca e modello del modem?
utOnto: [marca pronunciata bene e modello che non c'entra nulla].
Io: Sicuro che non sia [modello pronunciato bene]?
utOnto: Si, quello.
Io: Hai il CD di installazione?
utOnto: Si, l'ho gia' inserito.

Ohibo', che per una volta mi sia andata bene?
Seeeeeeeeeeee.
Guarda Bitmover, c'e' Pacman che ti vuole offrire da bere!

Io: Ottimo. Il modem e' collegato a una porta USB?
utOnto: Si, USB.

Ora, se io domando se "il modem e' collegato a una porta USB" e una persona mi risponde "Si, USB" (ripetendo "USB") io do per scontato che abbia capito la domanda e mi abbia risposto di conseguenza.
Come al solito, la realta' supera di gran lunga la fantasia piu' sfrenata.
Inizio la procedura ma, una volta arrivato all'installazione dei driver, perdo la connessione e il PC, dopo qualche istante, risulta stranamente offline. Richiamo utOnto.

Io: Ciao, ho perso la connessione al tuo PC.
utOnto: Immaginavo, ho visto il PC riavviarsi.
Io: Riavviarsi?
utOnto: Si.
Io: Ok, appena puoi ricollegati che rifaccio la procedura.

Detto fatto, ripeto la procedura ma allo stesso identico punto accade la stessa identica cosa.
Fra l'altro, ricordatevi che avevo una connessione schifosa dove per "schifosa" intendo che quando cliccavo su un pulsante dovevo aspettare, cronometrati, fra i 10 e i 12 secondi prima di veder accadere qualcosa a video.
Chiamo utOnto per l'ennesima volta.

Io: Ciao, si e' riavviato ancora?
utOnto: Si.
Io: Ok, ricollegati che provo l'ultima volta.

Devo dirvi cos'e' successo?
All'ennesimo crash, richiamo il soggetto.

Io: Ciao, ho riprovato ancora ma a quanto pare c'e' qualcosa che non va. Il PC continua a riavviarsi prima di terminare l'installazione del modem USB.
utOnto: Non e' USB, e' collegato con il cavo di rete.
Io: ...
utOnto: Pronto? Ci sei?
Io: Si, ci sono. Mi dici perche' prima, quando ti ho chiesto se il modem era USB, tu hai risposto "si, USB"?
utOnto: Beh, ecco... sbidiguda, scappellamento a destra... come se fosse... prematurata la supercazzola... disturbi sulla linea...
Io: Certo, certo.
utOnto: Quindi? Cosa possiamo fare?

Adoro quando usano il plurale.

Io: Hai due possibilita'. O trovi un posto dove ci sia un buon segnale con la tua chiavetta, e per buono intendo il massimo delle tacche (penso) tanto per mettere le mani avanti (dico) oppure porti computer e modem in azienda alla prima occasione e vedo di configurartelo di persona.
utOnto: D'accordo, ti faro' sapere.

Tralasciando il fatto che l'installazione crashava il PC e lo riavviava semplicemente perche' veniva selezionato "collegamento USB" anziche' "collegamento ETH", vorrei davvero sapere perche' se uno domanda una cosa e ottiene una risposta deve mettere in dubbio che sia davvero cosi'.
Benvenuti nel regno della follia.

mercoledì 13 febbraio 2013

Decaffeinato


lunedì 11 febbraio 2013

utOnta Tecnica

E figuriamoci se non mi doveva capitare l'utOnta che mi indica il problema, fa l'analisi, mi dice le cause e chiede di risolvere urgentemente perche' altrimenti non riesce a lavorare. Neanche fosse Dredd che deve arrestare, giudicare e condannare qualcuno.
Sono quasi le nove di una caldissima mattina di fine luglio quando arriva un ticket dall'oggetto interessante: problema urgentissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Venti punti esclamativi. Venti.
Sono il solo a pensare che piu' gli utOnti usano punti esclamativi meno urgente e' il problema?
Lasciamo stare che e' meglio.
Non avendo ancora preso in carico casi particolarmente complessi, decido di dare un'occhiata a questo.

A seguito di un guasto al router accaduto ieri mattina...

Posso assicurarvi, e credetemi quando ve lo dico, che questa utOnta non ha la piu' pallida idea di cosa sia un router. Al massimo potrebbe arrivare a descriverlo come "una scatola con le luci" ma capirne il funzionamento e' un altro discorso.

oggi mi sono trovata con Outlook non funzionante.

Il guasto c'e' stato ieri ed e' stato risolto. Dipendeva dal router della fibra che si era cotto. Se oggi Outlook non funziona il problema non puo' essere in alcun modo legato a quello che e' successo ieri.


Ho perso tutta la mia corrispondenza, i contatti e gli account di posta!!!

Gia' da qua immagino quale possa essere il problema ovvero che Outlook si e' perso quel [parola molto poco carina] PST, che risiede su un'unita' di rete. L'utOnta non si e' persa nulla e considerando che le abbiamo detto piu' e piu' volte che la posta e' sul server e che viene backuppata ogni santa notte, sarebbe magari interessante capire perche' cavolo, ogni volta che sparisce anche un solo messaggio, ci viene detto che tutto e' andato perso.

E' urgentissimo!!!

E vai di punti esclamativi. Che gliene abbiano regalati un po' con i punti del supermercato?


Dovete intervenire subito!!!

Sapevo che sarebbe arrivata all'ordine modello "generale dell'esercito". Una frase simile la accetterei, forse, dal mio Boss e ci metto un bel "forse" nel mezzo perche' gli ordini non piacciono a nessuno. Fortunatamente non ho questo problema con il mio Boss.

Cordiali saluti

Cioe', prima metti punti esclamativi come se piovessero, spari ordini che neanche un generale in preda a una crisi d'astinenza da comando farebbe e concludi con "Cordiali" saluti?
Lasciamo stare che e' meglio e, pieno di gioia, contatto l'utOnta.

utOnta: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Ti chiamo per quel ticket che...
utOnta: Oh, finalmente!

Nota: fra l'arrivo del ticket e la mia telefonata sono passati 4 (quattro) minuti.

Io: Mi collego al tuo PC e faccio qualche analisi. Ti richiamero' appena sara' tutto a posto.
utOnta: Va bene.

Il problema, come avevo immaginato, era proprio legato al PST "perso" quindi dopo qualche colpo di mouse, tutto e' tornato a funzionare alla perfezione. Richiamo l'utOnta per farle fare qualche verifica ovvero perche' cosi' non potra' dire che "il tecnico non ha riparato".

utOnta: Si?
Io: Ciao, sono [io]. Ti ho ripristinato la posta, puoi verificare che sia tutto in ordine?
utOnta: Aspetta... ehi, qua mancano tutte le mail!
Io: Ovvero?
utOnta: Qua accanto, nell'elenco a sinistra, era pieno di cartelle e ora non ci sono piu!
Io: Hai provato a cliccare sul simbolo a forma di "piu'" accanto alla cartella?

Eh gia', questa tizia dava per perse delle cartelle di Outlook che erano semplicemente chiuse nell'alberatura. Per chi se lo stesse chiedendo, questa utOnta lavora tutto il santo giorno con il PC e con la posta.
Perche' certa gente non torna DAVVERO a usare macchina da scrivere e fogli di carta?

venerdì 8 febbraio 2013

L'IP e' mio e lo gestisco io

E' un venerdi' pomeriggio di fine luglio. E' caldo. La mia voglia di lavorare e' sotto il livello del suolo. E sta scavando per scendere piu' in basso.
Squilla il telefono.

Io: Buonasera, sono [io] di [nome ditta].
utOnto Capo: C'e' [Boss]?
Io: (penso) Buonasera anche a lei, no vero? (dico) No, [Boss] e' fuori azienda da un cliente e non credo rientrera' prima delle 18.
uC: Posso parlare con lei?
Io: Per un problema tecnico, si.
uC: (molto arrogante) Noi ci stiamo provando a collegare al nostro sito, [www.azienda.it], ma non funziona mentre dall'esterno va benissimo. Perche'? Eh? Mi dice perche'?
Io: E' cambiato qualcosa nella configurazione della rete?
uC: (sempre in maniera molto arrogante) E se anche fosse?
Io: (penso) Quasi quasi questo lo insulto davvero... (dico) Se e' cambiato qualcosa a livello di indirizzi IP, e' possibile che i server DNS non siano configurati correttamente.
uC: (sempre arrogantemente) Allora, [azienda fornitrice di servizi web] ha cambiato gli indirizzi IP ma non vedo come le cose possano essere collegate.
Io: (penso) A parte il fatto che sono loro che gestiscono e ospitano sui loro sistemi il vostro sito, non c'e' alcun collegamento.
uC: E poi, in ogni caso, anche se fosse quello il problema io non voglio che le cose vengano fatte a mano. Le cose devono essere automatiche.
Io: (iniziando ad averne le palle piene) Guardi, io non conosco i vostri sistemi in quanto non sono il tecnico che in genere se ne occupa. Se gentilmente mi fornisce gli indirizzi IP nuovi posso fare una verifica e qualche test.
uC: Io gli indirizzi nuovi a lei non li do perche' altrimenti va a modificare il server e poi da la colpa ad altri.

Non chiedetemi come ho fatto a resistere alla voglia di dirgli "senti, ma perche' non te ne vai un po' a fare in [organo destinato all'espulsione dei rifiuti corporei in forma solida, volgarmente detto]?". Forse mi e' venuto in mente che alla fine del mese ho bisogno di uno stipendio o forse puro caso. Propendo per la seconda ipotesi.

Io: (dopo DIVERSI lunghi respiri) Se vuole posso fare una verifica sui vostri server ma poi avro' bisogno di lei per fare delle prove.

Nota: Si, so bene che basterebbe un nslookup per aver l'IP nuovo visto che, come ha detto uC, "dall'esterno funziona" ma non ho voglia di storie. Non con questo soggetto.

uC: Quindi sono i DNS? E non si possono aggiornare in maniera automatica?
Io: I DNS si aggiornano in maniera automatica ma il cambio di un indirizzo statico va fatto a mano.
uC: (ridendo) Quindi mi vuole dire che quando Google cambia gli indirizzi IP, chiama tutto il mondo per avvertire della modifica?
Io: (penso) No, chiama quel buco vuoto che hai al posto del cervello sperando che faccia eco e raggiunga tutti i tecnici del globo (dico) Come le dicevo, i server DNS in giro per il mondo si aggiornano in maniera automatica. Google, per citare il suo esempio, basta che faccia una modifica sui suoi server per vederla propagata ovunque nel giro di poco tempo.

Dopo un tira e molla di VENTI (20) minuti, riesco a farmi dare quei [parola poco carina] di quei [bestemmia] di indirizzi IP.
Mi collego al server DNS dell'azienda, cerco la voce "www" che, guarda a caso, punta agli IP vecchi, cambio l'indirizzo, salvo la configurazione e verifico che tutto vada bene.
Tempo della telefonata: 20 minuti.
Tempo dell'intervento: 30 secondi. Scarsi.

Preparo una mail nella quale spiego per filo e per segno cosa c'era di sbagliato (no, non ho citato il cervello di uC anche se avrei dovuto farlo) e procedo a richiamare il soggetto.

Io: Salve, sono ancora [io].
uC: Mi dica.
Io: Le ho appena inviato una mail con le modifiche che ho eseguito allegando anche due screenshot presi prima e dopo il lavoro (penso) cosi' non puoi rompermi i [parte dell'organo genitale maschile spesso citata in coppia, volgarmente detta]. (dico) Ho gia' eseguito dei test da uno dei server e ora la risoluzione del vostro sito funziona correttamente. Potrebbe provare da un PC, giusto per stare sicuri?

Passano due secondi scarsi...

uC: Dall'iPhone non va.
Io: E' possibile che sia necessario chiudere il browser e, nel caso dell'iPhone, anche la connessione wireless prima di riprovare. Riuscirebbe a testare la connessione da un PC?
uC: (con tono estremamente arrogante) Se non va dall'iPhone non va sicuramente dai PC comunque facciamo pure questa prova.

Passano tre secondi, forse quattro...

uC: Umh, da un PC va.
Io: (penso) Ma toh (dico) Bene.
uC: Pero' aspetti che vediamo se va anche da un altro perche' la cosa mi sembra molto strana.
Io: (penso) Ti sembra strano che abbia risolto il problema o che ti devi arrendere al fatto che NON avevi ragione? (dico) Prego, faccia pure. Attendo al telefono (penso) e segno tutto il tempo che sto perdendo, ovviamente.

Dopo cinque minuti di test da sette PC diversi, uC torna al telefono.

uC: Va da tutti i PC ma non dal mio iPhone. Come la mettiamo?
Io: Ha provato, come le avevo suggerito, a chiudere il browser e la connessione wireless prima di riprovare?
uC: Pensa sia quello il problema?
Io: E' un tentativo da fare visto che da tutti i PC funziona correttamente, cosi' come dai server.
uC: Lo faro' entro la fine della giornata. Nel caso ci siano altri problemi vi richiamero'.

Guardo l'orologio: segna le 17:59 (e per chi non se lo ricorda, alle 18:00 il nostro centralino chiude).

Io: Faccia pure con calma.

Sessanta secondi (scarsi) dopo, e' iniziato il weekend. :)

mercoledì 6 febbraio 2013

La pioggia - parte 2


lunedì 4 febbraio 2013

Salve, sono appena uscito dal manicomio...

Oggi e' una di quelle giornate che mi fanno domandare perche' certe persone devono usare un computer quando non sono in grado di capire la differenza fra quello e una colonna di cemento armato.
Andiamo con ordine.
Sono le tre di un afoso pomeriggio di fine luglio. Le ferie sono finite da un po' e io sto cercando di eseguire un V2P, cioe' il contrario di questo, di un Windows XP su un PC che hanno usato i Maya per calcolare la data del 21 dicembre 2012 tanto e' nuovo. Quando suona il telefono, sento un brivido lungo la schiena.
Sara' la mia immaginazione.
Seeeeeeeeeeeeeeeeeee.

Io: Buongiorno, sono [io] di [nome ditta].
utOnto Sconosciuto: Non mi va il computer.
Io: (penso) Salve, buongiorno, ciao ma soprattutto chi [organo genitale maschile, volgarmente detto] sei, no vero? (dico) Ok, e lei sarebbe?
uS: Ah, scusa, sono [utOnto Noto].
Io: Puo' spiegarmi qual e' precisamente il problema?
uN: Non mi va il computer.

Vorrei tanto sapere perche' perdo tempo a chiedere "qual e' precisamente il problema".

Io: Questo errore quando appare?
uN: Ho gia' riavviato il computer tre volte.

Ecco, qua se avessi voluto mantenere la coerenza del dialogo, avrei dovuto rispondere dicendo "il barista e' andato in ferie". Che non significa niente, esattamente come la risposta di uN alla mia domanda.

Io: Quando le appare questo errore? (penso) e due.
uN: Ho gia' riavviato il computer.

Sara' il caldo?

Io: Si, questo l'ho capito. Domandavo QUANDO appare l'errore (penso) e tre.
uN: All'avvio.
Io: (penso) Alleluja! (dico) Quando preme i tre tasti per inserire la password?
uN: Si.
Io: Bene, ha qualche messaggio a video che mi puo' leggere? Errori o cose del genere?
uN: Si.
Io: (penso) E' bello quando si devono togliere le parole con le tenaglie (dico) E potrebbe anche leggermi l'errore?
uN: E' in inglese.

Gia', dimentico sempre la fantastica conoscenza dell'inglese dei miei utOnti.

Io: Guardi, lo legga come lo vede che non c'e' problema.

Evito di riportare, anche perche' non ne sono in grado, le parole pronunciate ma nel mezzo ho riconosciuto un "authentication failed".

Io: Probabilmente e' un problema di password errata. Potrebbe provare a inserirla nuovamente?
uN: Non e' cambiata da questa mattina e sono sicuro di non sbagliarla.
Io: (penso) Ovvio, scemo io a chiedere (dico) Potrebbe gentilmente riprovare?
uN: Un attimo... no, stesso errore.
Io: E' possibile che ci sia il tasto per fare le maiuscole (che se gli dico "caps lock" mi va in panico) attivato?
uN: No, e' tutto normale. Guardi, riprovo un'altra volta... 12345678... no, password errata.

Non so come sono riuscito a non ridere davanti a quella password. Si, e' proprio 12345678. Se non altro aveva ragione, non era un problema di caps lock.

Io: E' sicuro di essere collegato in rete? Visto che avete l'autenticazione sul server (Active Directory, per chi fosse curioso) e' necessario essere collegati in rete per potersi collegare al PC.
uN: Umh... l'orologio... l'icona blu... la barra delle applicazioni...
Io: Scusi se la interrompo ma e' riuscito a collegarsi al PC?
uN: No.
Io: Se vede la barra in basso e l'orologio allora significa che e' entrato con l'utente correttamente.
uN: Si... No.

Ma perche' tutti a me? Di luglio? A ferie finite?

Io: In basso a destra vede l'orologio?
uN: Si.
Io: Allora e' collegato con il suo utente.
uN: Ma non va il mio PC.

Una persona normale e non masochista come il sottoscritto a questo punto avrebbe mandato nel casino l'utOnto, si sarebbe licenziato e avrebbe vissuto di elemosina.

Io: Non e' che per caso si riferisce a [programma di collegamento remoto a uno dei server aziendali]?
uN: Si, anche.
Io: Anche?
uN: Si, c'e' quello e il mio computer.

Seriamente, perche' continuo a fare questo lavoro?

Io: Forse non e' collegato alla rete aziendale. Facciamo una cosa, vada su "start" e prema su "esegui".
uN: (dopo un attimo di silenzio) Dov'e' start?
Io: (alzando gli occhi al cielo) E' il pulsante in basso a sinistra con una bandierina dentro.
uN: Si visto.
Io: Bene, prema su esegui e...
uN: (interrompendomi) Un attimo che e' lento.

Non e' che gli stavo leggendo la divina commedia al massimo della velocita' possibile, gli ho detto di andare su "esegui".
Qualche attimo dopo, uN e' pronto.

Io: Digiti CMD, Como Milano Domodossola.
uN: Qua premo i tasti ma non viene fuori nessun carattere.
Io: E' possibile che il PC sia lento, provi ad attendere qualche secondo.
uN: (qualche secondo dopo) Si, eccoli. Fatto.
Io: Prema invio. Dovrebbe apparirle una finestra nera.
uN: Non appare nulla.
Io: Provi ad aspettare qualche secondo ancora.
uN: Si, eccola qui.
Io: Bene, ora le faro' lo spelling della parola da scrivere. Italia, Palermo, Como, Otranto...
uN: Un attimo, un attimo! Qui non appare nulla!

Secondo voi questo l'hanno liberato dal manicomio qualche ora fa?

Io: Come le dicevo prima, se puo' aspettare qualche secondo sicuramente appariranno a video i caratteri. In ogni caso il PC e' molto lento e non e' normale.
uN: Si, eccoli.
Io: Dicevo, Italia Palermo Como Otranto Napoli Firenze Italia Genova.
uN: Ci sono.
Io: Prema invio.
uN: Non succede nulla.

Ancora?!?

Io: Attenda qualche secondo.
uN: Ah, si. A video sono apparse delle cose.
Io: Mi legga quello che c'e' scritto accanto a "Indirizzo IP"?
uN: 192 168... ah no, aspetti. 192 punto 168 punto 100 punto 67.
Io: In rete e' collegato. Secondo me il problema dipende da quel forte rallentamento del PC. Mi segno la cosa e vedro' di passare il prima possibile dalle vostre parti o di mandarle qualcuno al posto mio.
uN: Grazie mille.

Ecco che, come per magia, Bitmover ha appena rimediato un lavoro per lo st(R)agista.
A volte il destino... :-)

venerdì 1 febbraio 2013

Ho ragione io gne gne gne

E siamo alle solite. Di cosa sto parlando? Di quegli utOnti o, in questo caso, di quelle utOnte che devono e vogliono avere ragione. Sempre.
E' un delirante lunedi' pomeriggio. L'orologio segna le 17:00 in punto quando arriva la richiesta di recupero di file cancellati per sbaglio. Molti file. Qualcosa tipo 1000 divisi in una ventina di directory.
Io mi chiedo, e continuero' sempre a farlo, come cavolo si possono cancellare dei file "per sbaglio" visto che Windows chiede sempre la conferma della cancellazione ma evito ogni volta di darmi la risposta. Per la mia sanita' mentale, ovviamente.
Comunque sia, dopo essermi collegato al sistema di backup mi accorgo che la cartella cancellata non e' stata affatto cancellata e tutti i file sono presenti.
Chiamo l'utOnta proprietaria della suddetta cartella. Taglio i saluti.

Io: Ho verificato dal backup e quella cartella sul server e' ancora presente.
utOnta: Io la vedo vuota.
Io: Aspetta che mi collego al tuo PC.
utOnta: Non mi ricordo proprio pero' cos'e' successo venerdi'.

Quella frase, buttata li' senza che io chiedessi nulla, inquieta solo me?
In ogni caso, l'utOnta non ha detto una bugia. La cartella viene vista completamente vuota e il motivo e' presto detto: quel [organo genitale maschile, volgarmente detto] di pulsante "Offline" di Windows7 che, ovviamente, l'utOnta ha premuto ha fatto un gran casino e ora i file sembrano spariti.
Cinque minuti dopo i file sono magicamente riapparsi.

Io: Puoi verificare che ci sia tutto?
utOnta: Si, un attimo... umh no, mancano moltissimi file!
Io: In che senso? Quanti ne mancano?
utOnta: Almeno una ventina di cartelle.
Io: Guarda, i file del backup di venerdi' scorso sono gli stessi identici che si trovano nella tua directory pero' se vuoi posso verificare nel backup mensile se c'e' qualcosa di diverso.
utOnta: Va bene, fallo.
Io: Ok. Considera pero' che ci vorra' un po' piu' di tempo. A questo punto ti aggiorno io domani mattina appena avro' terminato l'operazione.
utOnta: Mi raccomando che e' urgente.

E butta giu'.

Io: (penso, buttando giu' a mia volta) Buongiorno, buonasera, salve, ci sentiamo domani, ciao... no eh?

Presso questo particolare cliente, quando c'e' da eseguire un restore di file dal backup mensile, dobbiamo contattare un tecnico utOnto  MOLTO ma davvero MOLTO utOnto e che conosce la tecnologia quanto una tribu' selvaggia dell'Amazzonia.
Chiamo il soggetto in questione. Risponde la centralinista. Taglio i saluti.

Io: Potresti passarmi [Tecnico utOnto]?
Centralinista: Un attimo.

Un attimo dopo...

Tu: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta].
Tu: (scocciato) Dimmi.
Io: (penso) Buongiorno anche a te, eh? (dico) Avrei bisogno che inserissi i nastri del backup mensile, l'ultimo ovviamente, perche' devo recuperare dei file per [utOnta].
Tu: Chiamami al cellulare.

E butta giu'.
Evidentemente il "buongiorno" qua non usa.
Chiamo Tu al cellulare ma ovviamente...

Voce Registrata: Il cliente da lei chiamato non e' al momento raggiungibile.
Io: [filotto di bestemmie]

Richiamo l'azienda.

Centralinista: Si?
Io: Sempre [io], mi passi...
Centralinista: Si, un attimo.

Sempre un attimo dopo...

Tu: (sempre molto scocciato) Si?
Io: Sono sempre [io]. Hai il cellulare che non funziona.
Tu: Ah si, e' vero. L'ho dimenticato a casa.

Un fulmine mai, vero?
Comunque dopo una serie di tira e molla telefonici, con qualcosa tipo dieci telefonate in dieci minuti visto che Tu continuava a buttare giu' (la centralinista iniziava a odiarmi), riesco a far inserire tutti i nastri.
Due ore dopo ho ripristinato tutti i file. In effetti c'erano delle differenze rispetto a quelli presenti sul server ma erano minime. Qualcosa tipo 10.000 file in backup e 9990 sul server. E in un caso come questo, per me, i file sono stati cancellati dopo l'ultimo backup mensile. Mi sbagliero'...
Richiamo utOnta.

Io: Ciao, sono [io]. Ho ripristinato i file dal backup. Puoi verificare che...
utOnta: Era ora!
Io: (penso) Sempre buongiorno anche a te (dico) Puoi verificare che sia tutto in ordine?
utOnta: Ci sto guardando... ehi, ma qua manca tutto!
Io: Cioe'?
utOnta: Eh pero', sempre problemi! Secondo me e' il backup che si e' sbagliato e che non ha salvato tutti i file se lo vuoi proprio sapere! Sinceramente, e' una situazione che non va molto bene. No, no. Proprio per niente.

Resisto al tentativo di andare li' e strangolarla con le mie mani E al fortissimo impulso di mandarla nel casino sbattendole il telefono in faccia.

Io: Potresti dirmi quali file mancano, se ti ricordi? Me ne basta anche uno, giusto per fare una verifica.
utOnta: Non posso ricordarmi a memoria tutti i file che mancano!
Io: Hai detto che "manca tutto", presumo che manchi anche qualcosa che usi quotidianamente.
utOnta: Beh... quotidianamente proprio no. Sono praticamente certa che manchino dei file, pero'!

"Praticamente" provoca una fastidiosa sensazione solo a me?
Risultato: nessun file e' andato perso (strano, vero?) come hanno confermato diversi colleghi che fanno lo stesso identico lavoro di utOnta. Lei, ovviamente, ha continuato sempre a difendere la sua bandiera dicendo che "mancavano tutti i file". Ad oggi, non siamo ancora riusciti a farci dire il nome di uno solo di questi file misteriosamente scomparsi. :)

mercoledì 30 gennaio 2013

La pioggia - parte 1


lunedì 28 gennaio 2013

Perche'

Avete presente quelle fasi della vita durante le quali un bambino chiede "perche'" a tutto?
Q: Perche' il tavolo e' giallo?
A: Perche' qualcuno lo ha colorato.
Q: Perche' qualcuno lo ha colorato?
A: Perche' pensava che fosse piu' bello.
Q: Perche' pensava fosse piu' bello?
A: Zitto e mangia.
Ecco, a me e' capitata la stessa cosa oggi solamente che al posto del bambino avevo lo st(R)agista e al posto del colore del tavolo avevo il router.
Intendiamoci, non ho nulla contro chi e' curioso e, anzi, preferisco uno cosi' piuttosto che un'ameba incapace di pensiero ma a un certo punto scatta il RTFM e via che si va.
Sono in riunione con il Boss quando mi viene detta una cosa che mi fa gelare il sangue nelle vene.

Boss: Oggi quando andrai a fare l'installazione da [cliente], tirati dietro lo st(R)agista e spiegagli come funziona l'installazione di un router.
Io: (penso) AAAAARRRRGGGGGHHHHHH!!! (dico) Ok.

Cosi' pieno di (sarcasmo) belle speranze (/sarcasmo) vado dal cliente tirando dietro la palla al... lo st(R)agista. Arriviamo in sala macchine, ci piazziamo e io inizio a lavorare. Lo strano silenzio dello st(R)agista non mi fa pensare a nulla di buono.

st(R)agista: Senti ma se ho un router a cosa serve un firewall?

Guardo lo st(R)agista, sospiro e mi metto a spiegare (sarcasmo) con tanta gioia e amore (/sarcasmo) la differenza fra router e firewall. Finita la veloce spiegazione, mi rimetto a lavorare ma dopo sette secondi contati...

st(R)agista: E  se io ho un router a cui e' collegato un firewall, cosa fa esattamente il router visto che ha solo il firewall collegato?

Seriamente, DEVO aver fatto qualcosa di male nella mia vita passata.
Riguardo lo st(R)agista e mi rimetto a spiegare per quale cavolo di motivo un router e' diverso da un firewall, nome a parte.

st(R)agista: Ma se tutti i pacchetti che riceve il firewall vanno al router, da li' dove vanno? Da qualche parte su Internet?
Io: No, vanno a casa del mago Zurli'.
st(R)agita: Come scusa?
Io: (alzando gli occhi al cielo) Niente, ora ti spiego.

E giu' di nuovo a spiegare. Purtroppo, il silenzio che segue e' di breve durata.

st(R)agista: Ma se l'interfaccia esterna del firewall va a 100Mb e la connessione alla LAN e' di 1 GB, i dati che non passano vanno persi nel mezzo?
Io: Certo, e' una gara di velocita'. Il primo che arriva riesce a ricevere i dati, gli altri devono riprovare e forse saranno piu' fortunati.

Attimo di silenzio.

st(R)agista: Ma dici davvero?

Ma se lo sigillo in un rack dite che e' un gran problema per l'umanita'?

Io: No, ovviamente.

E giu' a spiegare. Passano due, forse tre secondi scarsi di silenzio, poi lo st(R)agista ritorna all'attacco.

st(R)agista: Ma se io ho due reti, 192.168.0.0/24 e 192.168.1.0/24 connesse a un firewall, i pacchetti fra queste due reti arrivano al firewall poi il firewall manda tutto al router che spedisce su Internet. A questo punto i pacchetti tornano indietro e vanno all'altra interfaccia. O forse non ho capito bene.
Io: RTFM.
st(R)agista: Come?
Io: Cerca su Internet, vedrai che trovi la definizione di quella parola.
st(R)agista: Ok, grazie!

Beata, ingenua gioventu'. :)

venerdì 25 gennaio 2013

Ma proprio non puoi?

Se c'e' una cosa che davvero mi sta sulle scatole e' quando una persona mi chiede una cosa, io rispondo e la stessa persona subito dopo mi domanda se sono sicuro come se rispondessi a [organo genitale maschile, volgarmente detto] di cane ogni volta che apro bocca.
Oggi, un'utOnta che mi sta particolarmente sulle scatole, mi ha contattato perche' non riesce nell'erculea impresa di riaccendere un router, un firewall e un server. Questo, nonostante ieri sera le abbia spiegato come si fa (ovvero porti il pulsante di ogni apparato da "zero", cioe' spento, a "uno" cioe' acceso).

utOnta: Puoi fare un salto qui?
Io: No, sono da un cliente a 40 km di distanza e non riesco a venire da voi (in realta' sono in telelavoro e la distanza e' anche piu' grande ma fa lo stesso).
utOnta: Non c'e' nessuno che puo' venire?
Io: No, perche' i miei colleghi sono tutti impegnati in altre attivita'.
utOnta: Ma sei proprio sicuro che nessuno possa venire?
Io: (penso) Oh, cavolo si, ora che me l'hai chiesto una seconda volta direi proprio di si. Aspetta che prendo la macchina e arrivo (dico) No, ne dubito molto fortemente.

Penso che sia chiusa li' ma ovviamente mi sbaglio.

utOnta: Senti ma com'era quella procedura che mi hai spiegato ieri?

Seriamente, mi dite cosa c'e' di complesso nel portare un pulsante da zero "spento" a uno "acceso"? Se non fosse per il fatto che sono utOnti potrei pensare che vivono nella caverne.

Io: Hai presente l'armadietto dove ci sono le cose che devi accendere? (Che se dico "apparati" va in panico o pensa male).
utOnta: Si.
Io: Bene. La prima cosa da accendere e' il router. E' il "Cisco" (pronunciato com'e' scritto).
utOnta: Come faccio ad accenderlo?
Io: (penso) Calma, calma che fra poco e' finita (dico) Sul retro del router c'e' un pulsante. Adesso e' su zero, cioe' spento. Lo devi portare su uno.
utOnta: Ma sei sicuro?
Io: (penso) No, ti sto prendendo in giro. Se porti l'interruttore del router su uno, tutta Internet, compreso feisbuc, viene cancellata dalla faccia della terra (dico) Si, sono sicuro.
utOnta: Ok, ma come faccio? Mica riesco a vedere dietro cosa c'e' scritto. Dovrei spostare tutto!

Ovviamente, il fatto che se il pulsante e' su zero e tu lo devi portare su uno basta premerlo una volta sfugge completamente alla (mancanza di) intelligenza di questo soggetto.

Io: Se allunghi una mano lo riesci a raggiungere l'interruttore?
utOnta: Si, ma non hai risposto alla mia domanda.
Io: Sposta l'interruttore.
utOnta: Ma...
Io: Assecondami. Sposta l'interruttore nell'unica altra posizione possibile (Hint! Hint!) e dimmi se si accende il router.

Dopo qualche secondo...

utOnta: Si e' acceso.
Io: Ottimo. Ripeti la procedura con il firewall.
utOnta: Qual e' il firewall?
Io: Quello rosso (penso) che se ti dico "Watchguard" rischi di non trovarlo nonostante sia l'unico apparato rosso li' dentro.

E anche il firewall si accende.

utOnta: E ora?
Io: Il server e' piu' semplice (ahahahahahahahhahahah... ehm). Davanti hai un pulsante. Premilo e si accende.
utOnta: Davanti non c'e' nessun pulsante.
Io: Quello tondo, nero, al centro lo vedi?
utOnta: Si ma non si schiaccia.

E gia' siamo passati da "nessun pulsante" a "non si schiaccia".

Io: La cosa mi sembra molto strana (penso) o meglio, a dir poco impossibile.
utOnta: Guarda, sto provando ora.

Guardare al telefono e' dura ma lasciamo stare.

Io: Su quel server c'e' solamente un pulsante da premere che e' quello nero che ti dic...
utOnta: (Interrompendomi) Con firewall e router Internet funziona?
Io: Beh, si ma non avete accesso ai documenti aziendali.
utOnta: Sopravviveremo. Venite appena possibile.

E butta giu'.
Le prime due domande che mi sono venute in mente sono state:
  1. Come puo' un essere pensante non trovare un pulsante nero al centro di un case?
  2. Come puo' un essere pensante arrivare a chiedere l'intervento di un tecnico per premere quel [parola poco carina] pulsante?
Poi mi sono ricordato con chi ho a che fare e ho lasciato perdere. E' bello pero' sapere che puo' esplodere tutta l'azienda, purche' Internet (aka feisbuc) sia raggiungibile.

mercoledì 23 gennaio 2013

lunedì 21 gennaio 2013

DMZ, questa sconosciuta

E figurarsi se non doveva ricapitarmi il supporto tecnico poco supporto e molto poco tecnico.
In questi giorni sto testando un nuovo software per eseguire il backup di un mail server in DMZ. Il problema e' che il suddetto software, di punto in bianco, oggi si e' rifiutato di fare il backup restituendo una serie di errori che un sumero avrebbe potuto scrivere in maniera piu' chiara.
Visto che non ho ne' il tempo ne' la voglia di cercare di capire cosa passava nella mente del programmatore quando ha scritto questo affare, mi collego al sito del produttore e scrivo due righe di mail al supporto tecnico.
Nota: non ho scritto all'amministrazione, al commerciale o al presidente. Ho scritto al supporto tecnico.

******************************
From: Io
To: Supporto Tecnico
Subject: Problema con [nome software]
Body: Salve, sto testando il vostro software di backup [nome software] su un database MS SQL installato in un server di posta in DMZ. Fino a qualche giorno fa sono riusciuto a farlo funzionare correttamente ma oggi si e' bloccato e ogni volta che tento di eseguire un salvataggio mi vengono restituiti gli errori che trovate in allegato. Nella nostra configurazione aziendale, a livello di switch e regole di firewall, non e' cambiato nulla. Potete aiutarmi a sistemare il problema? Buona giornata.
******************************

Per l'ora seguente mi dedico ad altro poi arriva la mail di risposta.

Io: (penso) Dai, almeno sono rapidi. Hanno risposto in un'ora.

******************************
From: Supporto Tecnico
To: Io
Subject: Re: Problema con [nome software]
Body: Buongiorno, il suo e' un problema conosciuto. Per risolvere il problema basta seguire le istruzioni pubblicate sulla seguente knowledge base: [URL difficilmente raggiungibile da un essere umano]. Cordiali saluti.
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Io: (penso) Hanno risposto in un'ora e con la soluzione? Incredibile.

Carico la pagina, apro la soluzione, applico la soluzione, lancio il backup.
Devo dirvi il risultato?
Un minuto dopo invio la seguente mail.

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From: Io
To: Re: Supporto Tecnico
Subject: Problema con [nome software]
Body: Salve, ho applicato la soluzione che mi avete proposto ma non e' cambiato nulla. Vi ricordo, nel caso in cui possa fare una qualche differenza, che il database e' MS SQL e risiede su un server in DMZ. Esiste un altro modo per risolvere il problema? Buona giornata.
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Visto e considerato che nella prima mail mi e' stato detto "e' un problema conosciuto", dubito molto fortemente che la mia frase "Vi ricordo, nel caso in cui possa fare una qualche differenza, che il database e' MS SQL e risiede su un server in DMZ" serva, ma non si sa mai.
Detto fatto, dopo un paio di ore mi arriva una risposta che mi fa gelare il sangue nelle vene.
  
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From: Supporto Tecnico
To: Io
Subject: Re: Problema con [nome software]
Body: Buongiorno, cos'e' la DMZ? Cordiali saluti.
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Vi giuro, sono stato cinque minuti a leggere e rileggere la mail cercando, sperando di trovare un qualche tipo di significato nascosto, ma non ce l'ho proprio fatta. Una domanda simile e' assolutamente legittima da parte di un utEnte o di un utOnto ma questo qua e' il supporto TECNICO. Inoltre, caro tecnico, se non sai cos'e' una DMZ, ti pare molto sensato chiederlo al cliente? Ho quasi paura a schiacciare "rispondi". :)

venerdì 18 gennaio 2013

Universi paralleli

Oggi mi e' capitata una cosa parecchio strana che non c'entra un tubo con l'informatica. Quel tipo di cose che ti fanno pensare "ma sono finito in un universo parallelo?"
E' tardo pomeriggio quando io e  la mia compagna decidiamo di andare a cena fuori. Scegliamo il posto, acchiappo il numero e chiamo. Per capire meglio la situazione dovete tenere presente che in questo locale andremo si e no una volta ogni tre mesi quindi non possiamo di certo essere definiti "clienti abituali".

Uomo al Telefono: Buonasera signor Bitmover!

Attimo di silenzio durante il quale mi passano in mente cose del tipo "oddio, qualcuno mi spia!", "hanno clonato il mio numero di telefono!" e anche "i servizi segreti mi stanno ascoltando!".

UaT: Pronto?
Io: Ehm... buonasera. Volevo sapere se avete un tavolo per due per questa sera.
UaT: Ma certo, ci mancherebbe. Vi aspettiamo!

Fisso il cellulare in silenzio per qualche istante cercando di capire cosa si e' fumato il tizio. Non che mi sia dispiaciuto, intendiamoci, l'ho solo trovato bizzarro.

Compagna di Bitmover: Prenotato?
Io: Si, ma e' successa una cosa strana.
CdB: Cioe'?

E vado a spiegare.

CdB: Magari ha riconosciuto il numero e voleva solo essere gentile.
Io: Sara'...

La mia "paranoia lavorativa da utOnto" mi tormenta per tutto il viaggio fino al ristorante. E quando entriamo, la situazione peggiora.

TD: Benvenuti. Avete prenot...

Un collega di TD si avvicina e le bisbiglia qualcosa in un orecchio. Io sono abbastanza vicino da sentire.

Collega di TD: Sono i [mio cognome].

TD mette su un sorriso a 180 denti. Modello squalo, per capirci. E stringe a entrambi la mano.

TD: Buonasera, signor Bitmover! Signora.

Io e la mia compagna ci guardiamo e un brivido mi corre lungo la schiena. Sara' anche gentilezza ma mi sembra di essere finito all'Overlook Hotel con Jack Nicholson che continua a scrivere "Il mattino ha l'oro in bocca" a pochi passi da me. Comunque sia ci sediamo e attendiamo l'arrivo del cameriere.

Io: Scusa ma mi sento un po' strano. Sara' che sono abituato a insulti e rotture di [organo genitale maschile volgarmente detto] ma non lo trovo normale.

La mia compagna si guarda attorno e lascia andare un "gia'". Evidentemente la paranoia lavorativa da utOnto e' contagiosa. Arriva il cameriere, che chiamero' affettuosamente Cameriere utOnto e la prima cosa che fa e' farmi cadere il menu' addosso.

Cu: Oh, scusi.

Passa il menu' anche alla mia compagna ma va lungo e la prende quasi in faccia.

Cu: Oh, sono mortificato.

Dopo aver scelto, Cu ritorna tira fuori il blocco ma gli vola via la penna.

Cu: Ops...

Recupera la penna e la appoggia saldamente alla carta. Io inizio a provare una calda sensazione di normalita'.

Cu: Eccomi, ditemi pure.
Io: Vorrei un piatto di tagliatelle al sugo di...
Cu: Umh... secondo lei le tagliatelle le devo scrivere nel primo riquadro in alto o nel secondo?

Io guardo la mia compagna e sorrido. Sto tornando alla realta'.

Io: Non ne ho idea, mi spiace.
Cu: Sa, le chiedo scusa se le faccio domande del genere ma e' la prima ordinazione che prendo in vita mia.

OK, l'universo parallelo e' finito e sono tornato nella mia cara, utOntesca realta'.
La conferma, pero', l'ho avuta quando siamo arrivati a scegliere il vino.

CdB: Avete dei vini al calice? A parte quelli, intendo.

E indica una lavagna nera poco distante. Il cameriere strizza gli occhi quasi come se dovesse spremere un limone con le palpebre e guarda in direzione della lavagna nera che sara' a qualcosa tipo due metri. Scarsi. Roba che se allungo il braccio la riesco a toccare.

Cu: Lei riesce a vedere quella lavagna? No perche' i vini sono scritti li' e io non riesco di sicuro a leggere cosa c'e' scritto.

No, per chi se lo chiedesse, i vini non erano scritti in piccolo in un angolo ma occupavano tutta una lavagna. Una GROSSA lavagna.

Io e CdB ci guardiamo e sorridiamo.

CdB: Guardi, lasciamo stare. Ho visto un vino che mi interessa. Mi puo' portare un bicchiere di Negramaro?

Cu: No, il Negramaro non ce l'abbiamo pero' in compenso abbiamo il Syrah, il Brunello e il Negramaro.

Giuro. Parole testuali.

Io: Cara, dolce realta'.
Cu: Come scusi?
Io: Niente, pensavo ad alta voce.

Forse la realta' parallela in cui pensavo di essere capitato non era poi cosi' male. :)

mercoledì 16 gennaio 2013

lunedì 14 gennaio 2013

Prima regola: tenere le mani a posto

Oggi ho avuto la conferma che gli st(R)agisti, secondi solamente agli utOnti, hanno una fortuna sfacciata quando si parla di sopravvivenza.
Un nostro cliente ha recentemente cambiato sede e ha acquistato un vecchio, grande stabilimento in disuso nella zona industriale della citta' per spostare la produzione di non-so-cosa-ma-fa-tanto-rumore.
La prima cosa da fare, a livello di networking, e' installare un sistema di access point Ruckus in modo da permettere la navigazione ai pochi utenti presenti. Visto che in questo periodo in azienda c'e' un nuovo st(R)agista appassionato di networking, indovinate un po' chi e' il (sarcasmo) fortunato (/sarcasmo) tecnico che se ne dovra' occupare e che dovra' tirarsi dietro il suddetto st(R)agista?
Dopo un breve tragitto, parlando del piu' e del meno, arriviamo a destinazione.
Nel piccolo ufficio prefabbricato dove dovra' essere installato lo ZoneDirector ci sono una valanga di cavi, pinze, martelli, crimpatrici e un elettricista che avrebbe potuto fare benissimo la controfigura di Schwarzenegger nel primo Terminator o in "Conan, il barbaro" se preferite.

Io: Salve.
Elettricista Gentile ma da non fare Incazzare: Salve.
Io: Siamo venuti per l'installazione degli access point e del sistema di controllo centralizzato.
EGmdnfI: Gli access point potete darli a me. Qua sto finendo di crimpare alcuni cavi di rete poi potete collegare tutto quello che volete.
Io: Perfetto.

Pieni di belle speranze, attendiamo la fine del lavoro di crimpatura e, pochi minuti dopo, l'elettricista
ci lascia la postazione.

EGmdnfI: Una cosa importante.
Io: Dica.
EGmdnfI: Li' (indica la parete accanto a dove dobbiamo lavorare noi) c'e' un quadro elettrico non finito. Fate attenzione a non mettere le mani dentro che devo ancora finire di sistemare una cosa.
st(R)agista: Cosa?

Gia' da questa domanda avrei dovuto capire che qualcosa non tornava ma il mio unico neurone (l'altro e' in ferie, attualmente) era troppo impegnato a fare l'elenco delle cose da fare.

EGmdnfI: Ci sono alcune prese che non funzionano bene. Stiamo ancora verificando.
st(R)agista: Ok.

EGmdnfI se ne va e noi iniziamo a lavorare. O meglio, io inizio a lavorare perche' dopo un minuto mi rendo conto che lo st(R)agista non sta facendo nulla.

Io: Che ne dici di...

La frase mi muore in gola quando vedo lo st(R)agista, fermo, in piedi davanti al quadro elettrico con una mano all'interno intento a smuovere dei fili.

Io: TORNA SUBITO QUA!
st(R)agista: (togliendo le mani come se avesse davvero preso una scossa) Ma...
Io: Ma un gran bel [organo genitale maschile, volgarmente detto]!
st(R)agista: (guardandosi le mani) Ma...
Io: (cercando di recuperare la calma) Oltre al fatto che se ti facevi male erano [sempre organo genitale maschile, questa volta al plurale, sempre volgarmente detto] acidi, mi dici perche' cavolo metti le mani in una cosa non nostra?
st(R)agista: Io pensavo che...

Grave errore. Pensare intendo. In questo soggetto, almeno.

Io: Allora ti faccio una domanda. Se l'elettricista tornava e ti vedeva con le mani la' dentro e dava la colpa a te, e quindi alla nostra azienda, per i problemi che ci sono?
st(R)agista: Secondo me esageri.

Visto che questo e' uno stabilimento in fase di ripristino, magari lo trovo un buco dove infilarlo.
O qualcosa che devono ancora cementare.

Io: Immagino che parli cosi' perche' conosci quell'elettricista. Di persona, intendo.
st(R)agista: Beh, no.
Io: Quindi come fai a sapere come avrebbe reagito? Se ti avesse dato davvero la colpa del problema, tu cosa avresti fatto?
st(R)agista: Ecco... io...
Io: Ecco bravo, prendi gli access point e inizia a tirarli fuori dalle scatole. FUORI da questo ufficio.

Quanto scommettiamo che se avessi messo io le mani in quel quadro elettrico mi sarei preso la 380?

venerdì 11 gennaio 2013

Stampa che ti passa

E ci risiamo. Di cosa sto parlando? Di quegli utOnti che, sentita una frase, diventano immediatamente dei tecnici pronti con la soluzione.
Oggi, come dicevo, ne e' capitato un altro anzi, per essere piu' precisi, un'altra.
E' una tranquilla mattina, si fa per dire, quando arriva il seguente ticket:

*************************
From: utOnta
To: Supporto
Subject: Problemi di stampa
Body: Non riesco a stampare dal [nome software] gli ordini.
*************************

Ora, [nome software] non e' di nostra competenza, lo dimostra anche il logo di [altra azienda] diverso dal nostro che appare all'avvio con tanto di numero di telefono per le richieste di assistenza. Immagino che guardare cosa appare a video vada oltre il possibile e sia piu' facile chiamare il primo numero di assistenza della rubrica (sfortunatamente, il nostro).
Cerco di assimilare ogni forma di meditazione zen in pochi istanti tipo Neo, in Matrix, quando impara per la prima volta le arti marziali, e chiamo l'utOnta.

utOnta: Buongiorno.
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta].
utOnta: Ciao! Non stampo da [nome software].
Io: Si, ti chiamo proprio per questo. Mi sto collegando al tuo PC, un attimo.

Qualche attimo dopo...

Io: Ok, potresti cortesemente farmi vedere l'errore?

utOnta esegue una procedura a me sconosciuta e il programma genera un errore interno all'applicazione quando viene lanciata la stampa.

Io: A quanto vedo e' un problema del programma quindi...
utOnta: (Interrompendomi) No e' un problema della stampante.

Eccolo la', il tecnico. E poi, fra l'altro, visto che non gestiamo neanche la stampante, se sai che e' un problema di quell'affare, perche' hai chiamato noi anziche' l'assistenza tecnica giusta?

Io: Se hai un minuto farei un altro test per verificare che sia veramente un problema del programma.
utOnta: E' un problema della stampante ma fai pure.

Apro Word, creo un nuovo documento, scrivo due righe di prova e lancio la stampa.

Io: Potresti dirmi se il documento e' stato stampato?
utOnta: Si. Quindi?

Niente, vero? Neanche davanti all'evidenza.

Io: Visto che da Word stampa mentre da [nome software] no, dovresti contattare l'assistenza del prodotto in quanto non posso aiutarti.
utOnta: Ma quindi non e' un problema della stampante?
Io: (penso) Che si sia inceppata? utOnta, non la stampante (dico) No, e' un problema del software.
utOnta: (delusa) Ah, ok. Vedro' di chiamare loro allora. Grazie.

Darmi retta la prima volta, no?
Darmi retta la seconda volta con le prove letteralmente in mano, nemmeno?

mercoledì 9 gennaio 2013

Ciao Whisky

giugno 2010 - 9 gennaio 2013

Lo st(R)agista - Orientamento - parte 2



lunedì 7 gennaio 2013

Duri come rocce

Ovviamente, quando parlo di "duri come rocce", mi riferisco ai cervelli degli utOnti o, in questo caso, di un cervello in particolare.
Un nostro cliente ha acquistato da qualche tempo una casella di posta certificata ma, per motivi che non mi e' dato sapere (ma immagino), e' stata comprata la licenza per una postazione nonostante le persone che devono utilizzare quell'account sono cinque.
Qualche mese fa, utOnto mi contatto' dicendo che "la casella di posta certificata continuava a chiedere la password". Il motivo e' semplice da spiegare: avendo la licenza per una postazione, ogni volta che un'altra postazione diversa dalla prima scarica la posta, la prima postazione DEVE reinserire la password.
Fine della storia.
Pensavo che il concetto di "una licenza uguale una postazione, non cinque" fosse abbanstanza chiaro ma ovviamente mi sbagliavo.
Sono circa le 9 di mattina quando squilla il mio interno.

Io: Si?
Collega: Ti passo [utOnto].

Qualche istante dopo...

Io: Si?
utOnto: Ciao, ti chiamavo perche' ci si e' ripresentato il problema alla posta certificata.
Io: Quale problema? (penso) come se non lo sapessi.
utOnto: Qua tutti dobbiamo inserire la password ogni dieci minuti!

Notare l'uso del plurale su una licenza per UNA postazione.

Io: E' una cosa di cui avevamo gia' parlato, ricordi? Avete la licenza per una postazione quindi se un'altra persona scarica la stessa casella di posta, viene richiesto l'inserimento della password.
utOnto: No, non hai capito.

Ovvio, scemo io.

Io: Dimmi.
utOnto: La postazione che in genere controlla la posta ora e' spenta e nessuno di noi la controlla.
Io: Vuoi dire che avete rimosso l'account di posta certificata dagli altri quattro PC che la usavano?
utOnto: No, ma non la controlliamo al momento e ci richiede comunque la password.
Io: E' possibile che questa mattina qualcuno abbia controllato la posta? (penso) Anche perche', avendo Outlook con le impostazioni di default, dubito molto fortemente che nessuno di voi quattro scienziati tenga Outlook aperto durante la giornata.
utOnto: No, non credo.

Secondo me, quel "non credo" dice tutta un'altra storia.

Io: E poi, scusa una cosa, come fa a chiedervi la password se avete Outlook chiuso?
utOnto: Ehm... ma vedi... io... sbidiguda prematurata, scappellamento a destra.
Io: Tutto bello pero' il problema e' sempre lo stesso.
utOnto: Cioe'?
Io: Che la vostra licenza e' per UNA postazione quindi se la utilizzate in un numero compreso fra due e infinito, vi chiedera' sempre e costantemente la password.
utOnto: E non c'e' modo di evitarlo?

Sul serio, cosa c'e' di difficile nel "una licenza, una postazione"?

Io: Si, certo. Basta comprare piu' licenze.
utOnto: Ah, oppure?
Io: Rimuovere i quattro PC di troppo?
utOnto: Umh... ti faro' sapere.

Accetto scommesse. Quanto tempo passera' prima di ricevere la prossima telefonata nella quale verra' segnalato un problema alla password della posta certificata? :)

venerdì 4 gennaio 2013

Non la capiranno mai

A cosa mi riferisco con questo titolo? Alla mentalita' perversa che alcuni Tecnici utOnti molto utOnti e poco Tecnici possiedono. Vado a spiegare.
Sono le 15:30 di una ventosa giornata di fine aprile quando arriva il seguente ticket:

**********************************
From: [Tecnico utOnto]
To: SupportoTecnico
Subject: antivirus
Body: Ci sarebbe da installare l'antivirus sul PC [nome PC]. E' gia' in linea.
**********************************

Ovviamente "ciao", "per favore", "cortesemente", "arrivederci" sono parole che non si usano a casa di Tecnico utOnto. Lasciamo stare che e' meglio.
Mi collego alla console di gestione centralizzata di Avira, aggancio il nuovo PC ma questo risulta fuori linea. Le cose sono due:
  1. E' davvero fuori linea nonostante quello che ha detto Tu (gia' successo MOLTE volte);
  2. C'e' il firewall di Windows attivato (gia' successo CENTINAIA di altre volte).
Chiamo il soggetto.

Tu: (scocciato) Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Ti chiamo per l'installazione dell'antivirus che hai richiesto.
Tu: (sempre scocciato) Dimmi.
Io:  Il PC non e' raggiungibile. E' in linea?
Tu: Si.
Io: Sei sicuro?
Tu: Certo.
Io: Puoi provare a navigare su Internet?
Tu: Fatto, ci riesco.
Io: Visto che immagino tu abbia aperto soltanto Google, puoi provare ANCHE a fare una ricerca? No, sai, magari Google ce l'ha in cache.

Secondo me, se parlavo in aramaico stretto era uguale, ma saro' io che penso sempre male.
Vorrei ricordarvi che questo tizio si spaccia per tecnico informatico e firma le sue mail come tecnico informatico.

Tu: Ah, aspetta che provo.

Figurarsi.

Tu: E' un po' lento ma funziona tutto.
Io: Immagino che tu abbia disabilitato il firewall di Windows, vero?
Tu: Certo.
Io: Dai servizi?
Tu: Si, certo. Dai servizi.
Io: Allora forse c'e' qualche problema sul PC. Lanciami [famoso programma di assistenza remota] che vedo di fare qualche verifica.

Mentre sono in attesa che Tu esegua la complessa operazione di scaricare e lanciare il programma, ricevo una chat da una collega che riporto pari pari.

Collega Donna: Richiami [utOnto] quando ti liberi?
Io: Cos'ha fatto questa volta?
CD: E' pazzo come cavallo pazzo nei momenti di peggior pazzia.
Io: Cioe'?!?
CD: Telefonata.
      Io: [nome ditta] salve.
      Lui: Ho fatto una cosa che non dovevo fare.
      Io: Prego?
      Lui: Ah no, scusa, stavo pensando.
      Io: Ok, dimmi.
      Lui: Sono [utOnto]. Quella mail.

Nota: non ha aggiunto altro, proprio "sono [utOnto]" e "quella mail". Fine della frase.

CD:
      Io: Quale mail?
      Lui: Ah no, in effetti stavo parlando con [io].

Nota 2: Si, stava parlando con me. Questa mattina alle 9. Sette ore fa circa.

CD: Eh magari allora ti passo [io].
Io: Dai, si droga. Capiscilo.
CD: Di bruttobruttobrutto come diceva rezzonico di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Come dare torto a CD?
Nel frattempo, Tu e' riuscito a lanciare il programma e io riesco a collegarmi al PC. L'errore lo trovo in due secondi e lo riporto nell'immagine seguente.
Io: (penso) "Hai disabilitato il firewall di Windows dai servizi?" "Si". Si sto par de...

Dopo aver disattivato DAVVERO il firewall di Windows, l'installazione e' andata avanti senza il minimo problema.
Finito questo intervento, chiamo [utOnto] per il caso che mi ha segnalato CD poco fa.

utOnto: Si?
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta]. Ti chiamo per il problema della mail.
utOnto:  Si, non funziona ancora.

Spiegazione: questa mattina, lo stesso utOnto ha richiesto delle verifiche per alcune mail "mai arrivate" a destinazione. Visto che il loro server di posta aveva correttamente inoltrato in Rete queste mail, avevo riferito la cosa e chiuso li' la faccenda.

Io: Cosa significa "non funziona ancora"? Ti ho detto questa mattina che il problema dipende dal server del destinatario e non dal vostro.
utOnto: No, non hai capito.

Ovvio, sempre io che non capisco. Il giorno che trovo uno che mi dice "aspetta, mi sono spiegato io di [rifiuto corporeo in forma solida, volgarmente detto]" apriro' una bottiglia di spumante.

Io: Spiegati meglio allora.
utOnto: Ho inviato la mail a un account su Gmail e neanche in questo caso e' arrivata.
Io: Aspetta che verifico. A che ora l'hai mandata?
utOnto: Alle 14.
Io: Si, c'e'. E' partita correttamente dal vostro server verso Gmail.
utOnto: E non puoi fare delle verifiche?
Io: (penso) Come no, ora chiamo Larry Page e Sergey Brin e domando perche' la tua mail non e' arrivata (dico) Io posso verificare il vostro server. Una volta che e' uscita verso Internet non...

Mentre dico la frase l'occhio mi cade sulle dimensioni della mail.

Io: Come mai questa mattina la mail era di 5 MB mentre ora e' diventata di 50?
utOnto: Ah, dici che e' per quello che non e' arrivata?

E' strano come a volte agli utOnti sfuggano i dettagli piu' insignificanti. Per loro, ovviamente.

mercoledì 2 gennaio 2013