lunedì 17 settembre 2012

Solitudine

Storiella breve oggi ma densa di intelligenza. Notato, spero, il velato sarcasmo...
Sto lavorando a un problema sulla connessione VPN fra un Cisco 1811 e un Watchguard XTM serie 5 quando mi arriva un messaggio sulla chat interna.

Collega: Appena puoi, chiami [utOnto] di [nome cliente]?
Io: Ok.

Visto che l'operazione che sto facendo portera' via ancora parecchio tempo, decido di interrompere e chiamare l'utOnto in questione.

Centralinista utOnta: [nome cliente] buongiorno.
Io: Ciao, sono [io] di [nome ditta].
Cu: Ciao, dimmi.
Io: Sto cercando [utOnto].
Cu: [utOnto2]?
Io: No, [utOnto].
Cu: [utOnto] e' impegnato al telefono. Se vuoi pero' c'e' [utOnto2] libero. Te lo devo passare?

Cara centralinista, se ti chiedo una persona specifica evidentemente c'e' un motivo visto che le mie sole e uniche telefonate a voi sono per risolvere i problemi che segnalate. Non so in che rapporti siano utOnto e utOnto2 ma so per certo che non sono nello stesso ufficio e nemmeno nello stesso settore quindi difficilmente hanno qualcosa in comune a parte lavorare per la stessa azienda. Comunque, se utOnto2 si sente cosi' solo, un "ciao, come stai?" glielo posso anche dire. :)

3 commenti:

  1. Torna la mia(*) vecchia teoria dell'umanità divisa in "solutori di problemi" e "gestori di relazioni umane", con i due gruppi che parlano due lingue diverse e sono destinati a non comprendersi mai...


    (*) mia un par di ciufoli: l'ho appresa leggendo le opere di uno bravo.

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  2. L' utOnza è una grande famiglia, se uno non può ce n'è sempre un altro disponibile ;D

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  3. @lukasbrunner: Come gli utOnti che, pur appartenendo alla stessa categoria (gli utOnti, per l'appunto), non riescono a capirsi fra loro. ;)

    @Davide: Pensa che fortuna. ;)

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